Circolano nuove truffe su whatsapp e via mail, entrambe a luci rosse e che cercano di estorcerci denaro o dati. Per fortuna ci vuole davvero poco per difendersi.
Una truffa WhatsApp e una via mail stanno attraversando la Rete. Per fortuna in entrambi i casi, bastano le precauzioni elementari per renderci conto che si tratta di piccoli stratagemmi o bufale colossali. Vediamo cosa sta succedendo.
La truffa via mail che minaccia di rivelare che abbiamo guardato video hard
Partiamo con questo ricatto che sta arrivando a molte persone. La sostanza del messaggio è sempre la stessa: riceviamo nella nostra casella di posta una mail che ci dice che questi fantomatici ricattatori ci avrebbero “pizzicati” a guardare video hard su Internet. Se non paghiamo una cifra considerevole in bitcoin, invieranno a tutti i nostri contatti i dettagli più scabrosi.
Di solito il messaggio è rafforzato dalla presenza di una nostra password passata o presente, che aumenta l’illusione che qualcuno si sia introdotto davvero nei nostri dati.
Naturalmente, è tutto falso: esistono online diverse liste di password rubate, al punto che esistono anche servizi che le elencano. In questo caso gli hacker furbetti hanno semplicemente incrociando i dati e sparato nel mucchio.
E per quanto riguarda l’ipotetica visita a siti a luci rosse? Nessun problema, anche questo è tutto falso. Infatti è tecnicamente molto difficile “leggere” i dati da un computer, e di sicuro non si può fare “in massa”. Anche in questo caso, la truffa fa leva sul fatto che, statisticamente, molti almeno qualche occhiata in quella zona della Rete l’hanno data.
Come difendersi dalla truffa via mail?
Seguiamo i consigli presenti nel comunicato della Polizia Postale. Oltre naturalmente al fatto di non pagare nemmeno un centesimo, provvediamo a cambiare subito la password della nostra mail e attiviamo l’autenticazione a due fattori.
E chi ogni tanto vuole fare un giro sui siti per adulti, farebbe meglio a usare almeno la modalità in incognito del browser.
Truffa WhatsApp: “Olivia” è un fake che ci ruba i dati
In questo caso si tratta di una truffa semplice, e per questo incredibilmente efficace, anche se pare sia solo parzialmente sbarcata in Italia. I malcapitati ricevono un messaggio su WhatsApp in cui una tale Olivia (o altri nomi) dice di essere l’amica di un’amica o un conoscente, e se ci si ricorda di lei. In questo modo aggancia i malcapitati e li trascina in una conversazione “calda” alla fine della quale invia alcune immagini a luci rosse.
Queste sono il chiavistello che gli hacker utilizzano, probabilmente per garantirsi un accesso al dispositivo, rubare dati e / o password di conti. Quindi, chi apre quelle immagini è potenzialmente soggetto ad attacchi di varia natura.
Come difendersi dalla truffa WhatsApp “Olivia”
Semplicissimo: evitiamo di dare confidenza agli sconosciuti e avvisiamo anche i più giovani e i meno esperti (figli adolescenti, parenti, amici) di non accettare contatti sospetti. E se ci piace il sexting, facciamolo con persone che conosciamo e di cui ci fidiamo.
Fonte foto copertina: pixabay.com/it/whatsapp-telefono-cellulare-1789194/ e openclipart.org/detail/204431/magnifying-glass (elaborazione)